Roma mercoledì 16 dicembre 2020: presso i locali del Museo di Arte Classica (Facoltà di Lettere – Sapienza Università di Roma) si celebra la conclusione del laboratorio didattico della Missione Archeologica Sapienza in Iran (SAMIra) con la presentazione del materiale elaborato dagli studenti. All’evento presenziano sua Eccellenza Hamid Bayat, Ambasciatore della Repubblica Islamica d’Iran in Italia, e la Magnifica Rettrice Antonella Polimeni. Il percorso espositivo, intitolato “Oltre le colonne di Media”, si snoda in 16 pannelli che hanno l’intento di condurre il visitatore attraverso un viaggio nella storia all’esplorazione di una delle assi portanti di quella estesa rete di comunicazione nota col nome di “Via della seta”. In questo caso l’attenzione si focalizza sul tratto che attraversava il cuore della regione storica della Media e che nel corso dei secoli si configurò come luogo di transizione fra Piana Mesopotamica e Altopiano Iranico. In concomitanza alla conformazione fisica del territorio, questo fattore rese l’area dell’odierna provincia del Kermanshah un privilegiato luogo di incontro fra civiltà diverse. Le molteplici evidenze archeologiche che ancor’oggi costellano il territorio testimoniano tanto la persistenza nel tempo di tali interazioni culturali quanto l’importanza strategica di tale percorso nella gestione di vasti imperi. Il percorso espositivo segue uno sviluppo diacronico che parte dalle testimonianze dell’Età del Ferro per poi dar spazio alle grandi compagini imperiali di Achemenidi, Arsacidi e Sasanidi. Tali dinastie modellarono significativamente il territorio realizzando siti monumentali che celebrano rappresentazione e gloria regale.

L’esibizione, sostenuta dall’Ambasciata d’Italia a Tehran e dall’Ambasciatore Giuseppe Perrone, è il frutto della sinergia fra SAMIra-DiSA e il Ministry of Cultural Heritage, Tourism and Handicrafts of the Islamic Republic of Iran. Tale collaborazione, nata nel 2019, ha reso possibile avviare un articolato progetto volto allo studio e valorizzazione del patrimonio archeologico della provincia del Kermanshah. Le attività sul campo, condotte congiuntamente con la controparte iraniana, si sono sinora incentrate sulla documentazione delle evidenze architettoniche del sito monumentale di Kangavar e hanno visto la partecipazione di un nutrito gruppo di studenti e dottorandi Sapienza.